La presentazione del libro di Dean Karnazes mi ha stupito e lasciato perplesso. Karnazes ha raccontato gesta eroiche ed epiche di corse fatte di notte per 50 e più chilometri, di maratone corse due volte al giorno, di 100 chilometri al giorno, di giorni e giorni di corsa senza dormire. Ammetto che la passione possa ingigantire ogni azione ma c'è un limite alla narrazione superato il quale induciamo in chi ci ascolta il sospetto che lo stiamo prendendo in giro. Chi corre normalmente sa bene che dopo una gara c'è la necessita di prendersi qualche giorno di recupero e nell'intervista non si è mai fatto accenno a questo aspetto della corsa. Dean e il pubblico hanno ricordato le gare e i risultati ma hanno trascurato il fondamentale aspetto che stessero parlando di tempi e chilometri corsi da un uomo. Se davvero riesce a compiere queste corse trovo impossibile che riesca a farlo senza "aiuti" se non, la più volte citata, pizza. Non mi ha convinto, infine, come possa conciliare questo "lavoro" con la famiglia (ha moglie e due figli). Alla mia domanda ha risposto che mette i figli a letto il venerdì e poi va a correre fino alla mattina quando i figli e la moglie lo raggiungono. Cosa sono, i fantastici 4?
Il video dell'intervista lo trovate qui.
Il video dell'intervista lo trovate qui.
Etichette: Dean Karnazes, pensieri
1 Commenti:
Sono Franco Lanfredi l'autore del filmato-documento e gestisco assieme ad un collega Nati per Correre!
Ovviamente sono d'accordo con te! Avrei avuto anch'io la necessità di chiedere cose dal punto di visto tecnico e soprattutto sul limite teorico della ricerca del dramma. Mi riferisco al classico furto di sangue durante la digestione se si continua a correre ingerendo sostanze solide. Mi chiedo come può un uomo raccontare sul libro di riuscire a mangiare un cheskake e a bere una coca cola mentre compie lo sforzo fisico senza fermarsi anzi proseguendo tranquillo. Di ribadire il concetto che la sua costituzione fisico degli arti superiori gli consente di reggere in corsa pizza e bibite. A volte durante i miei allenamenti anche un quartino di banana mi è risultato fatale e bloccata la digestione. Non dico come è finito l'allenamento per rispetto! Il fatto di non aver infierito con domande simili era per rimanere nell'atmosfera delicata e surreale di una presentazione libraria. Spostando l'argomento sul tecnico medico si sarebbe innescata una discussione infinita. Ci saranno altre occasioni e sicuramente non mi limiterò a chiedere cose semplici e banali. Mi interessa comunque documentazione dell'alimentazione riguardo atleti che corrono le famigerate 24 ore... Buona giornata